La Redazione inaugura, con la celebrazione dell’Università di Napoli, la sezione dedicata alla Napoli dinamica, cioè alla Napoli che mostra curisiotas, che viaggia, che si aggiorna.
L’Università degli Studi di Napoli “Federico II” compie 800 anni e li celebra con l’intera città. Torniamo allora indietro di otto secoli, dal 2024 al 1224 e, precisamente al mese di giugno del 1224.
L’Imperatore Federico II ha interessi molteplici, è un uomo energico e colto e per governare il Regno ha bisogno di un sistema di leggi completo e di una classe dirigente all’altezza, composta da amministratori e giuristi, e, per formarli, annuncia da Siracusa, il 5 giugno 1224 con la “Lictera Generalis” rivolta a tutti i sudditi, la nascita dell’Università a Napoli, la più antica Università statale e laica dell’Occidente. Napoli è una città vivace, dinamica ed è già un polo culturale e intellettuale. Federico II la designa come sede dello studiumgenerale del Regno. La lettera, che costituisce l’editto istitutivo, così recita:
“Desideriamo che molti diventino saggi e dotti, avendo accesso a una fonte di conoscenza e a un seminario di dottrina. Abbiamo perciò deciso che nell’amena città di Napoli vi sia l’insegnamento delle arti e di tutte le discipline affinché coloro che sono affamati di conoscenza la trovino nel nostro stesso Regno. Vi faremo vivere in luogo dove tutto è in abbondanza, dove le case sono sufficientemente spaziose, dove i costumi di tutti sono affabili. Promettiamo di onorare le vostre persone e di ordinare universalmente che siate onorati da tutti”.
E’ una lettera che, grazie alla Redazione, da oggi è rinvenibile su internet. Sono parole che ci colpiscono nel profondo. Sono parole sempre terribilmente attuali, pronunciate da un politico, ma non uno qualsiasi, si tratta di Federico II, lo Stupor Mundi.
Oggi, arriva a Napoli Alessandro Barbero per …. incontrare Federico II. La città freme. L’Università ha dovuto spostare l’evento dal Mercadante al più capiente San Carlo. La cornice è fantastica. I ragazzi affollano il teatro dopo ore trascorse in fila negli ultimi giorni per accaparrarsi un ambito tagliando di ingresso. Anche se siamo soltanto a marzo, è probabilmente l’evento culturale dell’anno per la città. Per la Redazione, al San Carlo sono presenti Vincenzo e Jacopo.
Barbero, dopo l’introduzione del Rettore, ci parla di Federico II tra realtà e leggenda. Racconta di come cambiarono i rapporti con la Chiesa, delle scomuniche. Poi si sofferma sulla curiosità intellettuale inesauribile dell’Imperatore nonché sulla parità degli uomini davanti alla legge. Cerca di distinguere gli aneddoti della realtà da quelli leggendari ma è meravigliosa, sostiene, anche la mitizzazione. Siamo di fronte, conclude il Professore, a una tavola imbandita dalla quale ognuno può prendere ciò che vuole. Il pubblico è in estasi, Barbero si congeda ed è standing ovation.
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