Miličić ha 47 anni, è un ex giocatore di basket ed oggi è un autentico professore di basket.
E’ allo stesso tempo il selezionatore della nazionale polacca e il coach della Generazione Vincente (GeVi) Basket Napoli.
Ha vissuto in Polonia e ha visitato molto spesso il suo paese natale, la Croazia.
Sposato con Barbara, dalla quale ha tre figli: Igor (nato nel 2002), Zoran (nato nel 2006) e Teo (nato nel 2008). Tutti e tre i figli di Miličić praticano basket e sono alunni del club MKK Basket Koszalin, e il più grande di loro, Igor Miličić junior, è stato convocato nella squadra nazionale polacca Under 14 già nel 2016.
Preferisce lavorare con giocatori che vogliono capire la sofisticata filosofia di gioco e che sono pronti ad adattarsi a ciò che richiede. Osserva molti allenatori, come gestiscono le loro squadre e sperimenta soluzioni tattiche. Frequenta seminari e allenamenti ma trova grande ispirazione dal lavoro con i giocatori. I giocatori di basket, infatti, sono bravissimi ad assimilare gli schemi o a far capire che l’idea del coach è pessima. Alla fine è l’allenatore che decide, ma non ha mai avuto problemi nel riconoscere che impara anche dai giocatori. Conosce il proprio valore e quale filosofia vuole coltivare. Ogni opinione, anche quella negativa, è un consiglio che accoglie per migliorare il lavoro.
Ama la pressione alta, non disdegnando il cambio dello schema difensivo nell’ambito della stessa azione. Attacca con soluzioni a 360 gradi, con una leggera preferenza per il tiro dalla distanza. Al Palabarbuto è arrivato il K’varatskhelia del Napoli o, se preferite, lo Spalletti della panchina. Il guru italiano, Ettore Messina, ha provato a opporsi al suo gioco e al suo carattere, uscendo sconfitto nettamente nel gioco e nel risultato dal Palazzetto di Napoli.