Brescia e Bologna: quattro sconfitte. All’andata e al ritorno. In casa e in trasferta. È stato uno scherzo del calendario quello di concentrare in poco tempo, sia a ottobre sia a febbraio, le sfide alle titolate avversarie, prime due in classifica.
Le altre quattro gare perse da Napoli sono consecutive, durante il mese di dicembre. Poi è arrivato Brown e ha sistemato se non tutte, molte cose.
In altri termini, tolte Germani Brescia e Segafredo Bologna, volendo ignorare dicembre, Napoli ha sempre vinto.
Insomma logica vorrebbe che, nelle restanti undici gare, Napoli si possa giocare l’accesso ai play off.
Le trasferte di Milano e Reggio Emilia sono molto complesse, ma le altre nove gare si possono affrontare puntando alla vittoria.
Certo, restano i dubbi legati a un roster corto che accentua le conseguenze dovute ai fisiologici cali di forma dei singoli. Di converso coach Milicic è una garanzia, avendo dimostrato competenza, determinazione e tanta applicazione.
Un passo alla volta adesso. Si parte dalla riva sinistra del Po, proprio nel punto in cui il fiume viene su, quasi come se cercasse la periferia di Cremona. È una gara importante in quanto poi ci sarà la sosta per le final-eight di Torino e la nuova sfida alla Germani Brescia.
All’andata al PalaBarbuto, Napoli partì piano, riprese la Vanoli Cremona e nel finale ci fu lo show di Pullen (nella foto).
Non abbiamo dimenticato di quella sera, soprattutto, l’euforia di guidare il campionato.
Domenica, dovremo fermare Denegri e Golden e non far tirare giù molti rimbalzi a capitan Pecchia e allo stesso Golden.
Al Pala Radi sarà sicuramente sold out, Cremona è a quattro punti dai play off e ci proverà fino all’ultima giornata.