L’attesa
Dopo la gara di sabato contro il Lecce, non c’è neanche il tempo di rifiatare per il Napoli che torna già in campo. Si gioca a Milano contro il Milan che non ha disputato la partita a Bologna ma lamenta l’assenza di chi non ha potuto così scontare il turno di squalifica. Ai tifosi passionali tutto ciò poco interessa. Chi è più avvantaggiato? Noi o loro? Non importa! I tifosi vivono la vigilia pensando solo al campo di gioco, ai tre punti e ai bei tempi di una volta https://www.nelsegnodelterzo.com/2024/02/10/il-milan-per-noi-nati-negli-anni-70/. Conte deve ancora fare a meno di Lobotka https://www.calcionapoli24.it/rassegna_stampa/infortunio-lobotka-il-mattino-salta-milan-napoli-la-vera-data-del-rientro-n623271.html#google_vignette e quindi anche stasera il centrocampo del Napoli parla scozzese con Gilmour e McTominay. Oliveira è a sinistra mentre Kvara e Politano tornano al posto di Ngonge e di Neres.
I veri diavoli
I diavoli rossoneri vogliono divorare la capolista ma i veri diavoli, oggi, indossano la maglia del Napoli. Del resto, un secolo fa, Benedetto Croce rintracciò la storia di un antico detto del Seicento, secondo cui Napoli era “un paradiso abitato da diavoli”. Il detto ha avuto diverse interpretazioni. E’ stato usato per definire i napoletani pieni di vizi e dediti solo all’aspetto esteriore e alla lussuria ma anche per tacciare di invidia chi non può godere degli ambienti paradisiaci di Napoli. Nei secoli successivi, il detto è stato adattato, di volta in volta, alle diverse situazioni e stasera non si può non pensare ai diavoli azzurri, nel senso di discoli scatenati desiderosi solo di fare il diavolo a quattro in campo.
I diavoli azzurri
Kvara è diabolico quando punta Royal, Lukaku è spietato quando si trova di fronte a Maignan, Politano è spaventoso quando attacca e quando difende, Anguissa è infernale nel dominare a centrocampo, Rrahmani è luciferino nell’imbavagliare Morata. Dal canto suo, Conte ne sa una più del diavolo e indovina tutte le sostituzioni inserendo Mazzocchi prima e Simeone e Neres poi. Per non parlare di quando arretra gli esterni di attacco.
L’apoteosi
La partita è iniziata da poco quando Lukaku riceve palla da Anguissa a venti metri dalla porta. Fa a sportellate, guadagna terreno e buca Maignan. Il Milan si prende il campo, attacca, è molto pericoloso ma i nostri in difesa sono come i ciclopi, creature gigantesche che con la loro forza costruirono le grandi mura di Micene. In piena sofferenza, sul finale del tempo il Napoli torna a pungere e Oliveira appoggia delicatamente per Kvara. il 77 punta l’esterno, si accentra, prende la mira e il pallone con un rimbalzo malefico si infila dove Maignan non può arrivare. Qualcuno critica Kvara? Viene da ridere, se non da piangere! I ciclopi del Napoli, nel secondo tempo, continuano ad alzare le mura di Micene e il Milan ci va a sbattere contro. La capolista vince a Milano, vola e mostra il sorriso beffardo dei diavoli di Croce.