La panchina da salvare
Al PalaBarbuto tutti amano Milicic. Nessuno vorrebbe che la panchina dovesse essere messa in dubbio. Dopo tre sconfitte in tre gare, Napoli deve battere Cremona che ha la stessa classifica: zero punti. Milicic ha garantito di voler trovare la via del successo https://napolibasket.it/s-s-napoli-basket-vanoli-cremona-basket-milicic-troveremo-la-strada-della-vittoria/. Il pubblico risponde con passione più che nei numeri. Dopo la sconfitta in Sardegna https://www.nelsegnodelterzo.com/2024/10/13/fobbs-irrefrenabile/ gli spalti non sono gremiti. Napoli rinuncia ancora a Pangos e Cremona schiera un Jones inarrestabile e il grande ex, Owens, il pivot della Coppa Italia vinta qualche mese fa.
I piccoli vantaggi
Milicic in partenza schiera De Nicolao in regia, Manning e Copeland guardie, Dreznjak come 4 e Totè sotto le plance. Affascinante la sfida sotto i tabelloni tra Totè e Owens, mentre dal perimetro Jones inarrestabile spicca infilando cinque triple di seguito. La partita scivola via con le due compagini che si alternano nei vantaggi e senza strappare. Infatti, all’intervallo lungo, le squadre rientrano negli spogliatoi con Napoli che ha un solo punto di vantaggio.
Il terzo quarto
All’inizio della ripresa, Dario Dreznjak si carica la squadra sulle spalle. Manning non è da meno mentre Totè fa saltare a vuoto Lacey, segna e porta il vantaggio di Napoli a cinque punti. Milicic in attacco punta proprio su questo schema. Vuol far muovere Totè per farlo accoppiare con Lacey e approfittare dei centimetri di vantaggio. Nel finale del quarto Dreznjak si grava di quattro falli, Totè non ha neanche il tempo di rifiatare e deve tornare in campo un istante dopo la pausa concessa dal coach. Questo frangente denuncia in modo chiaro la carenza di lunghi in panchina per Napoli. Woldetensae e Saccoccia allora ricordano l’importanza del tiro da fuori. Due bombe in meno di un minuto e Napoli chiude il parziale con il massimo vantaggio di otto punti e un Palabarbuto in delirio.
Il quarto quarto
Subito in avvio Stefano Saccoccia conferma autorevolezza e precisione. Arresto e tiro e il Palabarbuto esplode di nuovo. Senza De Nicolao e Saccoccia in campo, la regia è affidata a Copeland e Napoli soffre. Jones inarrestabile da tre riavvicina Cremona che non molla. Napoli si carica di falli e anche Manning raggiunge il quarto fischio degli arbitri. Gli azzurri stringono i denti, vogliono salvare la panchina del mister anche perché la prossima gara sarà a Milano e le sconfitte iniziali potrebbe essere addirittura cinque. Dreznjak commette il quinto fallo, Cremona torna in vantaggio e cala il gelo all’improvviso sugli spalti dell’impianto di Fuorigrotta. Copeland sparacchia da tre. De Nicolao non serve con precisione Treier. Cremona vola via. Ha anche falli da spendere prima del bonus. Copeland si scatena negli ultimi minuti con una tripla, una penetrazione vincente e un assist. Sono sette punti di seguito. Il palazzo è un inferno.
L’ultimo minuto
Un minuto e due punti in più per Cremona con il possesso della palla a spicchi. Al rimbalzo in attacco Cremona è a più quattro quando mancano 40 secondi. Manning fino in fondo in penetrazione e di nuovo meno due. A 14 secondi dalla fine, fallo di Totè su affondo di Davis che dalla lunetta riporta Cremona a quattro di vantaggio. Copeland sparacchia ancora da tre. Finisce così con Cremona che porta via i due punti da Napoli. Milicic chiude con la camicia zuppa e zero punti in classifica. E’ notte fonda!