Semifinale prestigiosa
La Gevi è stata rifondata. Sono rimasti l’allenatore Milicic e i giocatori De Nicolao e Mabor. Avevamo anticipato la rivoluzione in https://www.nelsegnodelterzo.com/2024/05/05/la-gevi-da-programmare/. Il roster è competitivo ma la squadra è tutta da amalgamare. Dopo un complicato avvio nel precampionato, Napoli è reduce da tre vittorie consecutive e affronta Bologna nella semifinale della Supercoppa italiana alla quale ha avuto accesso grazie alla vittoria della Coppa Italia dello scorso anno. Bologna è annunciata con uno Shengelia straripante. Milano è già in finale intanto, avendo regolato Venezia nel tardo pomeriggio. Ecco la pagina web dedicata dalla Lega alla competizione: https://www.legabasket.it/landing/supercoppa-24
Le difficoltà di Napoli
Napoli parte in modo bruciante (7 a 1) ma viene travolta dalle Vu nere. 28 a 9 è il parziale che consente a Bologna di chiudere il primo quarto sul 29 a 16. Nel secondo quarto la Gevi crolla e subisce un parziale di 23 a 18 andando all’intervallo lungo sotto di 18 lunghezze. Bologna non ha ancora calato sul parquet la carta di uno Shengelia straripante. Al rientro dagli spogliatoi succede l’inverosimile almeno per chi non segue il basket. Infatti, non è la prima volta che al rientro in campo Bologna ha un black out. Napoli le infligge un terribile parziale: 36 a 18. Proprio i 18 punti di svantaggio di Napoli vengono colmati in un unico quarto.
L’ultimo quarto
Nel basket esistono regole non scritte. Quando una squadra compie un enorme sforzo per rientrare in partita, paga inevitabilmente il prezzo. E così Copeland e Pangos hanno una leggera flessione dopo l’impressionante terzo quarto e Bologna scappa in avanti di sette punti. Milicic chiama time out. Riorganizza i suoi. L’impronta del coach si vede nella difesa che toglie il fiato ai bolognesi costringendoli spesso al tiro forzato allo scadere dei 24 secondi utili per attaccare e si nota nelle transizioni brucianti con le guardie. Napoli resta nella scia e a quattro minuti dalla fine sono quattro i punti da recuperare. Polonara fa più sei indisturbato. Pangos sottomano ed è di nuovo meno quattro. Bologna non molla. Williams per Napoli sbaglia da sotto. Bologna affonda con uno Shengelia straripante e incontenibile che porta il divario tra le due squadre a nove punti chiudendo praticamente il macht.
Le conclusioni
Bologna è in finale ma Napoli si consola con una prestazione da incorniciare nella seconda metà della gara. Soprattutto, Napoli è soddisfatta di avere avuto conferma del valore di Copeland e Pangos. La Gevi ha regalato sprazzi di gioco all’americana con velocità di gioco e di esecuzione sconosciute per il campionato italiano.