L’evento
Napoli dinamica, come sempre, non può mancare. L’Università dei ragazzi della Redazione compie 800 anni. Auguri alla nostra Federico II.
La Redazione c’è ed è dislocata nei vari settori del teatro San Carlo, gremito all’inverosimile.
Avevamo documentato a marzo la presentazione di Barbero in https://www.nelsegnodelterzo.com/2024/03/11/barbero-incontra-lo-stupor-mundi/ ora applaudiamo all’ultimo spettacolo per celebrare gli 800 anni di saperi.
L’introduzione
Il Rettore prof. Matteo Lorito viene subito introdotto dalla conduttrice della serata, la scrittrice e giornalista Lorenza Foschini. Con sapienza il Rettore guarda al passato ma si proietta nel futuro. Ci sono il Prefetto, il Sindaco e il Governatore De Luca. Quest’ultimo cita Francesco De Sanctis, si sofferma sul concetto di libertà e chiede alla platea se possa esistere libertà senza uomini liberi. Si susseguono i predecessori del Rettore e, più precisamente i professori Tessitore, Trombetti, Marelli e De Vivo. Si uniscono, raccontando le proprie esperienze, nel fare gli auguri alla nostra Federico II.
La Premiazione dei Laureati illustri
Momento molto interessante riguarda la premiazione dei laureati illustri. Tra questi lo scrittore Roberto Saviano che racconta del suo corpo a corpo con la verità grazie agli studi di filosofia. Non ha praticato il potere ma, nella sua carriera, lo ha osservato, denunciato, monitorato.
Alberto Angela
La serata prosegue senza sosta. In effetti, nessuno abbandona il proprio posto. Adesso, entra Alberto Angela per raccontare Napoli attraverso la cattedrale degli Studi. Ci parla di 800 anni. Tutti in un fiato. Racconta di guerre, di dominazioni e di come nessun regnante abbia mai minimamente pensato di smantellare i progetti della Federico II. Anzi tutti si sono adoperati nel tempo per la crescita dell’Università, cercando di ampliarla con nuove sedi. Angela spazia dai progetti di Federico II che voleva creare un’università laica senza vescovi e dello Stato ai consigli di Pier della Vigna accusato alla fine di tradimento.
Il 29 settembre iniziavano le lezioni e Federico II voleva soprattutto, tra i quattro o cinque professori dell’epoca, docenti di diritto. Garantiva ai più meritevoli un posto nell’amministrazione statale e, poi, assicurava alloggi, prestiti d’onore. La nobiltà, ricorda, si raggiunge attraverso gli studi, in quanto sganciata dall’appartenenza alle famiglie altolocate. Angela continua e non si ferma. Passa da San Tommaso a Boccaccio, da Giordano Bruno a Masaniello, da Vico a Maiorana. L’infinito della Federico II, l’infinito di Napoli. In definitiva, possiamo affermare che Federico II veglia sugli studenti di oggi, su un’Università che ha raggiunto 26 Dipartimenti. Lode all’idea dello Stupor Mundi. Proprio l’idea è un concetto mai da sottovalutare.
Il Concerto lirico
Non è finita qui. Inizia il concerto lirico. Vivaldi, Puccini, Mozart, Verdi. Il San Carlo è il teatro della musica lirica. La Redazione ascolta i giovani solisti dell’Orchestra da Camera di Napoli e apprezza molto al flauto Trancone e Ottaiano.
I saluti
Federico II è stato onorato. Lo Stupor Mundi ebbe un’idea o meglio una volontà. Una volontà ben precisa, quella di stabilire a Napoli la capitale della cultura.