Il freddo non ci ferma
Arriviamo al Maradona con grande anticipo nonostante il freddo e il pericolo pioggia. La foto è scattata due ore prima del fischio di inizio. La Redazione si divide tra calcio e basket che, per la prima volta in stagione, giocano nello stesso momento.
I tre punti
Tre punti e tre mezze verità. Ma andiamo con ordine. Il Napoli vuole vincere per Daniele e vince senza che il risultato venga mai messo in discussione. Spinazzola è al posto di Oliveira e Jesus è confermato in luogo di Buongiorno. A sinistra Neres diventa titolare. Se a Firenze, Spinazzola aveva attaccato molto, stavolta tocca a Di Lorenzo offendere con decisione, arrivando spesso al limite dell’area di rigore.
I gol
Pronti via, dopo lo scambio con Lukaku, proprio Di Lorenzo trova il vantaggio. Dietro, i due centrali giganteggiano anche in costruzione. Anguissa e McTominay, a turno, sono vicinissimi a Lukaku. Neres nel primo tempo è poco cercato e la manovra non è sempre veloce. Le maggiori insidie, però, sono create dal pifferaio magico che ci fa vedere come si crossa dal fondo. Il Napoli è, oggi, un rullo compressore e nella ripresa affonda il colpo fin quando Anguissa non trova il raddoppio ancora una volta scambiando con Lukaku. Non c’è storia. Il Napoli approfitta del mezzo passo falso dell’Atalanta che ci attende a Bergamo per la prossima gara. Ricordiamo i problemi dell’andata per non ripeterli https://www.nelsegnodelterzo.com/2024/11/03/lequivoco-tattico/
Le tre mezze verità
Napoli si schiera e lo fa contro Kvara. Vuole andare via. Abbandona la nave mentre è in corsa per vincere il campionato. I protagonisti sono tre. Si è espresso solo Conte ma conosciamo o possiamo immaginare le verità anche della società e del fuoriclasse.
L’allenatore
Iniziamo dall’allenatore. Ci parla di volontà del giocatore di andar via e di averlo voluto con forza nella squadra all’inizio del campionato. Ma lo ha sostituito spesso. Gli piace come gioca? Ha in mente esterni che vengano a scambiare con il suo pupillo Lukaku come hanno fatto oggi Di Lorenzo e Anguissa prima di segnare? Ha ponderato il mister cosa significa Kvara per Napoli e soprattutto per i più giovani, prima di parlare, di fatto, al suo posto in conferenza?
Il fuoriclasse
Il giocatore tace. Ha una cifra tecnica che non sarà sostituibile. Potrebbe, invece, chi arriverà, pur essendo inevitabilmente tecnicamente nettamente inferiore, essere più congeniale al gioco di Conte. Non ha avuto il rinnovo che desiderava ma perché vuole cambiare aria ad ogni costo? Forse sì, forse no.
La società
La società, infine, non si è espressa. Era a conoscenza dell’uscita dell’allenatore secondo voi? Realizza la sua volontà? Sempre la stessa? Il giocatore non vuole il Napoli e non possiamo farci nulla. Il Napoli deve essere una missione, quindi, secondo la proprietà.
A questo punto, invitiamo l’ambiente a raffreddare l’ira verso il giocatore. Sappiamo ben poco della faccenda. L’unica cosa certa è che Kvara ha messo la sua firma sotto la vittoria del terzo scudetto della storia del Napoli.
Concordo con l’invito a raffreddare l’ira.
Propongo, se dovesse esserci una prossima occasione a Napoli in cui Kvara sarà in squadra, di fargli sentire tutto il calore e l’amore del pubblico: questo non lo troverà in nessuna altra città.
Sì il Napoli è una missione: una missione per i giocatori e… per il pubblico.