La sfida al vertice
E’ la gara più attesa del girone d’andata. La sfida tra le prime due in classifica che hanno vinto gli ultimi due campionati della massima serie. Conte arriva alla gara di Milano con le scorie della pesante sconfitta interna contro l’Atalanta. I tifosi hanno sfogliato la margherita: Lobotka sì, Lobotka no. Alla fine lo slovacco non gioca. I pronostici sono nettamente a favore dei nerazzurri con la vittoria interna quotata a 1.80, il pari dato a 3.70 e il successo esterno a 4.20. Nelle ore che hanno preceduto la gara, Conte ha difeso Lukaku, il grande ex della gara, al centro di un acceso dibattito tra i milioni di sostenitori della squadra https://video.sky.it/sport/calcio/serie-a/video/napoli-conte-lukaku-conferenza-vigilia-inter-965239. In ogni caso ci vorrà il coraggio dei leoni.
Una rete per parte nel primo tempo
La gara è sostanzialmente bloccata con i due allenatori che hanno studiato ogni mossa. Politano non riesce a offendere a sinistra mentre Lukaku, negli spazi, appare più presente e mobile. Insidioso è Kvara. E molto insidioso è il suo corner che dà il vantaggio al Napoli. Rrahami gira subito per McTominay che sblocca il risultato. Lo schema, studiato in allenamento, ricorda la “veloce” nella pallavolo per la velocità dell’esecuzione. Il Napoli è salito in massa in area di rigore con il coraggio dei leoni. Sul finale del tempo, Calhanoglu fa esplodere da fuori area un tiro che piega le mani di Meret ma è Gilmour a uscire lentamente in copertura sul cecchino turco.
Gli sviluppi
All’inizio del secondo tempo Buongiorno si infortunia, stringe i denti e resta in campo. Prodigioso è un suo recupero su un contropiede di Thuram che nasce da un errore in impostazione di Gilmour che, poco dopo, Conte sostituisce con Lobotka. A un quarto d’ora dalla fine arriva il momento cruciale della gara. Anguissa provoca un calcio di rigore. Calhanoglu va sul dischetto. Viene da 17 rigori consecutivi a segno. La legge dei grandi numeri prende il pallone e lo porta sul palo con Meret che segue la traiettoria senza respirare come tutti i tifosi da casa. Nel finale, entrano Ngonge e Simeone che confezionale al 94esimo una clamorosa occasione della vittoria. Invece, è uno a uno. Gruppone in testa come nel grafico. Fiorentina, Atalanta e Lazio, da molte giornate procedono a braccetto verso la vetta della classifica, e raggiungono l’Inter a un punto dalla capolista.
Analisi lucida, sintetica e concreta. Talvolta essere tifoso porta ad essere schierato o, peggio, fazioso: la narrazione dei fatti è equilibrata anche nella citazione del fato che porta il pallone sul palo come i facinorosi che hanno protestato per quel calcio di rigore (ingiusto?). Lo stesso fato che ha mandato il tiro di Simeone in cielo…