Finalmente i nuovi
Dopo cinque sconfitte in cinque gare di campionato e quella in semifinale di SuperCoppa italiana, la società ha deciso di confermare Igor Milicic in panchina e di rinforzare il roster. Al PalaBarbuto debuttano Ben Bentil ed Erick Green. Milicic li schiera subito nello starting five con De Nicolao, Manning e Totè. Purtroppo, è ancora assente Pangos. Contro Venezia, Milicic esige la svolta https://napolibasket.it/s-s-napoli-basket-reyer-venezia-milicic-insieme-ai-tifosi-per-una-svolta-alla-stagione/.
L’avvio bruciante
I due nuovi partono fortissimo. I primi 15 punti di Napoli sono dei due nuovi arrivati con ben due triple e tre liberi segnati per fallo subito dall’arco da parte di Green. Dal canto suo, Ben il ghanese segna due volte da due e due volte dalla linea della carità. Quando Copeland spezza l’incantesimo del duo delle meraviglie, Napoli raggiunge dieci punti di vantaggio che è il massimo margine nel corso del primo quarto che gli azzurri chiudono cinque lunghezze sopra.
Il secondo e il terzo quarto
Nel secondo quarto Green lascia il palcoscenico a Copeland che non vuole essere da meno. Con due triple consecutive, Copeland raggiunge il massimo vantaggio di tredici punti e, stavolta, il quarto si chiude con un vantaggio per Napoli pari a dieci punti. E’ molto cresciuta in difesa Napoli. In questo quarto subisce soltanto quindici punti da un’ottima Venezia. Nel terzo quarto si mettono in moto, in attacco, anche Manning e De Nicolao, molto attenti in difesa. Copeland sigla con l’ennesima tripla il più quindici e il PalaBarbuto esplode, assaporando il gusto della prima vittoria in campionato. Anche in questo caso alla fine del quarto il vantaggio di Napoli è più contenuto ma di poco. Il margine è di 14 punti ma intanto McGruder giganteggia.
Il punto sui nuovi
Milicic ha puntato subito sui nuovi nella speranza di dare una svolta alla stagione. Tutti hanno reso di più iscrivendosi al tabellino e difendendo con il coltello tra i denti. Green è la guardia che serviva come il pane. Si prende le responsabilità, è autorevole, si fa dare il pallone quando scotta e ha precisione al tiro in arresto da dentro l’arco. Bentil è un quattro fantastico, tecnico e muscolare, ma commette errori imperdonabili. Aiuta ai rimbalzi e spesso sfrutta il vantaggio di centimetri e muscoli nell’uno contro uno. Tra i lagunari, intanto, McGruder giganteggia. Parks ex di lusso replica quanto aveva già fatto Brown https://www.nelsegnodelterzo.com/2024/10/06/lo-schiaffo-di-brown/
L’ultimo quarto
Tornando alla gara, quando mancano due minuti alla fine, Napoli ha ancora un vantaggio di nove punti. De Nicolao in sospensione porta a più undici il vantaggio azzurro e con Manning, stasera, merita una menzione speciale. Venezia, però, non si dà per vinta e si porta a meno cinque recuperando due possessi. A questo punto, Green porta palla, serve Bentil dall’arco e viene giù il PalaBarbuto. Dreznjak sbaglia la rimessa e Venezia si porta a meno tre a 34 secondi dalla fine. Bentil perde palla e con quattro rimbalzi consecutivi in attacco Venezia pareggia dall’arco allo scadere, subendo fallo e andando in vantaggio dalla linea della carità proprio grazie a McGruder. Dalla lunetta Venezia espugna Napoli con Dreznjak che sbaglia anche il tiro libero del pareggio. Napoli conserva quello zero umiliante in fondo alla classifica.