Il sold out
Da giorni il Maradona è pieno come un uovo. La Redazione è presente al gran completo e può verificare che, all’interno dell’impianto, non entra neanche più un fil di cotone. Conte alla vigilia ha praticamente annunciato la formazione https://www.youtube.com/watch?v=lqV5F6ftO-0. Torna tra i pali Meret, mentre sulla linea difensiva è preferito Mati Oliveira. Gilmour guida il centrocampo; Ngonge e Neres sono in attacco ma in posizioni invertite rispetto al precedente entusiasmante contro il Palermo in Coppa Italia. Ecco le squadre all’inizio della gara davanti a una cornice di pubblico impressionante.
L’inizio
Gli azzurri hanno l’occasione ghiotta di allungare su Inter e Juve, domani impegnate nello scontro diretto. L’avvio è però lento, sembra rivedere le difficoltà di Empoli. Il Lecce è spavaldo ma non pericoloso. Neres è molto accentrato, lasciando la corsia esterna a Oliveira che è invece provvidenziale in difesa per due volte. Così, però, il pifferaio magico finisce per essere soffocato tra maglie avversarie e amiche. Lentamente il Napoli carbura con Gilmour che disegna le azioni di attacco. A Di Lorenzo viene annullato un gol per fuorigioco millimetrico alla mezzora. Tale episodio suona come una sveglia per il Napoli che cerca la via del gol fino alla fine del tempo ma senza successo.
La ripresa
Nel secondo tempo, la musica non cambia e si assiste alla stessa gara dell’ultima parte della prima frazione di gioco. Conte intuisce che occorre cambiare volto alla partita. Dentro Politano per Ngonge. Non basta, non è sufficiente. E allora cambia modulo a 20 minuti dalla fine rischiando il 4 2 4. Dentro Kvara per Neres e Raspadori per Gilmour. E’ subito gol. Lo confezionano i ciclopi. Corner, McTominay svetta, Di Lorenzo irrompe e, sulla respinta corta, sfonda la resistenza salentina. Come i ciclopi fabbricano il tuono, il lampo e il fulmine con cui Zeus combatte contro i titani così Scott e Giovanni annullano la difesa leccese sull’angolo di Politano. I due ciclopi si esaltano ancora nel finale, alzando una diga indistruttibile. Conte torna al centrocampo a tre, tirando fuori il belga. Qualche brivido nei minuti di recupero, ma il Napoli vince e, comunque vada domani, guadagna terreno.
Un intervento severo, ma necessario!
Il popolo italiano, con picchi estremi in alcune zone, è appassionato di calcio! A Napoli la passione per il calcio rispecchia il cuore napoletano. Maradona, come giocatore, come nome della struttura sportiva napoletana, come modello sportivo sono un esempio lampante di unione di intenti e di visioni. Di fatto, il tifo per la nostra squadra napoletana è straordinario! Questo atteggiamento, però, sarebbe bene espanderlo a tutti gli aspetti dell’ “italianità”: educazione civica, rispetto delle regole, senso di appartenenza, ecc…
Bisognerebbe prendere esempio dal tifo corretto del calcio. Se in quel contesto ci riusciamo, potremmo farlo anche in altri!
Ottimo cronistoria! Forza Napoli