Conte preferisce Politano
Conte si gioca la possibilità di portare il Napoli da solo al comando. Il Torino, capolista, è crollato in casa con la Lazio e l’Udinese ha perso contro l’Inter che con Milan e Juventus raggiunge le parti altissime della classifica. Il mister deve vincere contro il Monza, opta per il 4 3 3 utilizzato contro la Juventus, e nel tridente conferma Politano nonostante il pifferaio brasiliano abbia fatto magie in Coppa Italia https://www.nelsegnodelterzo.com/2024/09/26/il-pifferaio/.
La scelta felice
In un Maradona quasi pieno, il Monza di Nesta si difende con molto ordine e attacca appena possibile. Il Napoli è meno aggressivo dell’avvio in Coppa e, trascorsi 20 minuti del primo tempo, appare necessaria un’invenzione del singolo per sbloccare il risultato. E allora come l’apriscatole alza con la lama il coperchio di una scatola di sardine, così Politano apre lateralmente la difesa dei brianzoli. Sì, proprio come se entrando dal lato destro dell’attacco, alzasse la difesa allontanandola dal suo raggio d’azione. Matteo parte dalla linea laterale, scambia col belga o con chi lo ostacola e percorre come un coltello nella latta l’intero lato sinistro della difesa. Segna e corre dall’altra parte a compiere un semicerchio che neanche Euclide avrebbe potuto immaginare.
L’assetto da battaglia
L’apriscatole ha portato la squadra in vantaggio e Conte serra ancora di più i ranghi. Scott McTominay è una diga, dalle sue parti non si passa ma è un rivitalizzato Anguissa a guidare i movimenti senza palla. Lobotka è ordinato e il 77 irrompe al momento giusto in area di rigore per firmare il 2 a 0 dopo una riaggressione per riconquistare il possesso. La partita scivola via, il Maradona assapora la vetta. Conte non si distrae e chiede ai suoi di gestire il doppio vantaggio sul finale del tempo non calciando in area una punizione dalla tre quarti.
La ripresa
Nel secondo tempo il Monza dà diverse preoccupazioni alla difesa del Napoli e allora Conte cambia modulo con alcune sostituzioni. Passa al 5 4 1 accentrando il capitano in difesa. E’ un Napoli camaleontico. Abbiamo perso il conto dei moduli già applicati dal mister che, in questo caso, dimostra umiltà e prudenza inserendo Mazzocchi al posto di Kvara. Nel finale, standing ovation per l’apriscatole e riecco per pochi minuti il brasiliano. Ma che azione partendo da destra e che tiro, finisce di poco a lato del palo lontano. Sarebbe venuto giù lo stadio che festeggia con “abbiamo un sogno nel cuore” mentre gli azzurri rientrano negli spogliatoi. E’ presto, molto presto, ma lo stadio trascina i tifosi e i sogni di tutti nel guardare la classifica https://www.legaseriea.it/it/serie-a/classifica