Le scelte del mister
Lo schiacciasassi si presenta a Cagliari. Conte ha ampia scelta. Fa sedere in panchina Oliveira e schiera Spinazzola con il quale ha lavorato negli ultimi 15 giorni al fine di riaverlo al meglio. Soprattutto il mister lancia il bomber belga al centro dell’attacco dal primo minuto e si intuisce che non potrà esserci trippa per gatti, nonostante gli inviti di ieri alla prudenza https://www.goal.com/it/liste/conte-conferenza-cagliari-napoli/blt6d0d5009104b699f
L’azione da manuale
Lo schiacciasassi ha studiato a memoria il manuale del calcio. Il manuale prevede nelle prime pagine dedicate a come bucare la rete avversaria che occorra guadagnare la linea di fondo velocemente. Stabilisce, inoltre, di servire al centro un pallone che eluda le intenzioni di chi, tra difensori e attaccanti, si avvicini troppo alla linea di porta. A questo punto bisogna occupare tutte le posizioni all’interno dell’area e al limite della stessa. Per far ciò occorre condizione, in quanto si devono portare molti uomini in avanti. Sul retropassaggio dalla linea di fondo, il primo uomo in area fa il velo; al limite chi riceve attira gli avversari spiazzati dal velo e serve sempre al limite il compagno più libero che va al tiro. Così, con Politano dalla linea di fondo, Spinazzola a fare velo, Lukaku ad attirare i difensori e a servire Di Lorenzo libero, arriva il primo gol.
La saracinesca prima, i bomber poi
Meret dice di no a tutto. Tiri dal limite, colpi di testa ravvicinati e conclusioni in area. Meret esce anche con sicurezza. Non si vince tra i pali un campionato per caso e i numerosi criticoni dovranno mettersi l’anima in pace. Bloccato il risultato sul risicato vantaggio, nella ripresa, Lobotka e Anguissa confermano la quantità e la qualità del primo tempo e così Lukaku e Kvara devastano la difesa cagliaritana. Prima il belga al servizio del 77, poi viceversa. Non ci può essere storia. Il Napoli mette in campo anche gli scozzesi e Neres.
Gli avversari
Il Cagliari è asfaltato ma la sua forza è stata indubbia. Il risultato appare esagerato quando Buongiorno firma di testa il 4 a 0 e il volto dei cagliaritani a fine gara è la migliore espressione della potenza dello schiacciasassi. Sono increduli, si sono battuti con ardore, hanno creduto nel risultato ma rientrano negli spogliatoi con 4 gol al passivo. Troppo forte lo schiacciasassi senza ricorrere al tridente che esordì al minuto 69 dell’ultima gara https://www.nelsegnodelterzo.com/2024/08/31/il-minuto-69/