Il momento difficile
Al di là del risultato. Il pubblico corre al Maradona consapevole dell’importanza dei tre punti in palio per non perdere contatto dalla vetta, ma vediamo perché si voglia e si debba andare al di là del risultato. Conte ha a disposizione una rosa rabberciata e spera nella tenuta fisica dei suoi atleti. Intanto, in settimana ha lavorato sulla testa dei giocatori, senza andare in ritiro e senza cancellare il giorno di relax.
Le scelte di Conte
Conte ci ha pensato a lungo. Simeone è giocatore che ha dato molto al Napoli subentrando e allora, dopo la prova di Verona del Cholito, il mister sceglie Raspadori. Spinazzola ha palesato grosse difficoltà nella corsa all’esordio e allora il tecnico lo fa accomodare in panchina. Così Oliveira gioca più avanti della linea difensiva. In panchina ci va anche il nuovo, talentuoso brasiliano proveniente dal Benfica, David Neres, https://it.wikipedia.org/wiki/David_Neres
La leadership di Conte
Avevamo spiegato con dovizia di particolari la necessità di avere Conte come allenatore in https://www.nelsegnodelterzo.com/2024/06/08/perche-proprio-lui/ Oggi, al di là del risultato, Antonio segue la partita in piedi spostandosi senza pause nella direzione del pallone. Con le mani, con la voce detta ogni passaggio, ogni movimento. Il Napoli è un blocco. Si muove unito, scorrendo da una fascia all’altra del campo come il suo allenatore si muove lungo la panchina. Buongiorno debutta e conferma quanto di buono si diceva sul suo conto. E’ coriaceo, si piega sulle gambe con ferocia nonostante la sua altezza, divora lo spazio dell’attaccante come faceva Kim. A centrocampo Mazzocchi è in crescita e fa un ottimo lavoro fin quando resta in campo. In attacco Kvara è ispiratissimo e su di giri per la nascita del figlio; Politano gioca una gara di qualità e quantità come neanche nell’anno dello scudetto.
I primi gol della stagione
Il gol di Di Lorenzo ha un altissimo valore simbolico. Il Capitano si riprende la squadra, la fascia e il pubblico in un colpo solo. L’assist del 77 è un cioccolatino. Il georgiano vede l’inserimento di Giovanni e di prima alza un arcobaleno che finisce sui piedi del Capitano. Stop di destro, collo di sinistro e pallone a centrocampo. Il 2 a 0 risolve la gara. Kvara è servito da Rahkamani, s’invola, non lo affrontano con decisione gli avversari già caricati di cartellini e impauriti di concedergli il centro dell’attacco. La deviazione premia il 77.
Il fenomeno con la maglia numero 7
Alla fine entra il mostruoso brasiliano Neres con la maglia numero 7. Kvara non crede ai suoi occhi. Abbandona la fascia sinistra e viene dal 7 per triangolare due volte in un minuto. Il pubblico è da subito impressionato. Sembra di rivedere il Pocho. Caracolla David quando ti punta con il sinistro in avanti. Come se si alzasse sulle punte. Non sai poi dove scappa se verso il centro o verso il fondo. Il Maradona ha già capito tutto. Il dribbling per servire il pallone che Simeone gira in rete, dopo un altro scambio con il 77, è già nella mente di tutti prima che accada.
Al di là del risultato
Serviva una risposta più dei tre punti. Occorreva dare l’anima in campo più della vittoria. Più del risultato di oggi, serviva vedere che i nuovi che stanno arrivando sono fortissimi e congeniali per il gioco di Antonio Conte. Più della vittoria, serviva vedere un allenatore a bordo campo che segue la partita come noi, in piedi, sgolandosi e indicando i passaggi.
Un’ azione da manuale: passaggio – stop di destro- gol di sinistro. E finalmente abbiamo rivisto in campo il battagliero Conte, una squadra che forse per il carico di lavoro della preparazione estiva ancora non riesce a mantenere comunque completamente il controllo della partita. Comunque avanti così in attesa del centravanti.
Forza Napoli sempre