Il video della sieste
Finisce l’esperienza parigina di Fabrizio che rientra in patria, richiamato a Roma da esigenze lavorative sopraggiunte. Prima, però, si concede la sieste au Jardin du Luxembourg. Il video parla da solo.
Fabrizio è quasi steso su una delle sedie comunali a godersi il relax. Intanto, aumenta, con il passare dei minuti, il numero delle barchette in balia del leggero vento che spira da sud ovest. I bambini le seguono con passione spesso scontrandosi tra di loro proprio quando le rispettive barchette vanno in collisione. In due ore Fabrizio, sempre in compagnia di Veronica, dimentica completamente la frenesia della routine quotidiana.
La civiltà parigina
Tutto si svolge in serenità, nessuno alza la voce, nessuno getta carte a terra dopo aver mangiato, nessuno abbandona bottiglie, nessuno infastidisce il vicino. Eppure non ci sono controlli, non ci sono vigilanti, non ci sono telecamere a fungere da deterrente. E’ la civiltà dei parigini e dei turisti, prevalentemente del Nord Europa, a rendere piacevole la sieste au Jardin du Luxembourg. Questione di cultura allora e non di controlli. I controlli dovrebbero essere superflui e questa è la regola a Parigi.
Le foto
Per ogni informazione è possibile consultare https://it.wikipedia.org/wiki/Giardini_del_Lussemburgo
I ricordi per Fabrizio saranno moltissimi. L’esperienza offerta dalla società è stata di altissimo livello. Gli otto articoli https://www.nelsegnodelterzo.com/category/home/Napoli-a-Parigi/ costituiscono un unico blocco molto utile per chi volesse recarsi a Parigi, soprattutto se alla prima esperienza.
Purtroppo devo smentire per esperienza personale il quadro idilliaco con cui si descrive le jarden! La narrazione in effetti è corretta e proprio per l’assoluta distensione che offre le jarden a mia moglie fu rubata la borsa (con documenti e soldi) che aveva appoggiata alla sdraio comunale. Nonostante la presenza del Senato francese nessun poliziotto a tiro e soprattutto assenza di telecamere!, se non all’ ingresso principale. Dovendo ripartire dopo 2 giorni vi lascio immaginare l agitazione. A volte l organizzazione francese è solo di facciata!
Poche parole, dirette ed efficaci sono quelle che descrivono l’atmosfera parigina de La siesta au jardin du Luxembourg. Fabrizio sembra il moderno Titiro virgiliano steso a rilassarsi e godersi un quadro rappresentante le barchette vaganti, lo spazio rispettato, la cultura rispettosa dei paesi d’oltralpe. E se Fabrizio diventasse esempio di perfetto cittadino per tutti? Del resto anche Napoli avrebbe dove fare scivolare le barchette colorate!