La prof.ssa Angela Petringa, dirigente scolastico del Fortunato di Napoli, ci ha concesso un’intervista che ci ha arricchito, dando nuova linfa al nostro percorso tra gli istituti scolastici.
Può individuare un aggettivo per definire la scuola che dirige?
“Rivoluzionaria” – La nostra istituzione rappresenta un punto di svolta nel panorama dell’istruzione
alberghiera. Non ci limitiamo a insegnare le competenze tradizionali richieste dal settore, ma andiamo
oltre, incoraggiando l’innovazione, la creatività e un approccio imprenditoriale tra i nostri studenti.
Abbiamo creato percorsi progettuali con tecnologie innovative nel campo dell’ospitalità, dalla gestione dei dati alla realtà virtuale per la progettazione di percorsi turistici, preparando i giovani a diventare i leader di domani nel settore alberghiero.
Qual è l’aspetto che più la emoziona dell’indirizzo alberghiero?
“La capacità di ispirare sogni e ambizioni” – L’indirizzo alberghiero è un campo ricco di possibilità, che si
estendono ben oltre la cucina e l’accoglienza tradizionale. È il settore dell’arte, della scienza, dell’umanità e della tecnologia. Ogni giorno, ho il privilegio di vedere i nostri studenti scoprire nuove passioni, affinare i loro talenti e perseguire obiettivi ambiziosi. Ciò che mi emoziona di più è la loro trasformazione: partono come ragazzi e ragazze curiosi e si evolvono in professionisti competenti, pronti a fare la differenza nel mondo dell’ospitalità. Il loro viaggio è una fonte continua di ispirazione.
Cosa spinge un’insegnante a diventare dirigente scolastico?
“L’impulso a influenzare positivamente l’intero sistema scolastico” – La decisione di passare dal ruolo di
insegnante a quello di dirigente scolastico è spinta da un profondo senso di responsabilità e dalla convinzione che, attraverso la leadership, si possano apportare cambiamenti significativi che beneficino
non solo gli studenti ma l’intera comunità scolastica. Si tratta di passare dalla gestione di una singola aula all’essere in grado di influenzare la politica educativa, l’ambiente di apprendimento, e la cultura scolastica in modo più ampio. Questo ruolo offre l’opportunità unica di essere artefici del cambiamento,
promuovendo un’istruzione innovativa e inclusiva che prepari gli studenti a essere cittadini globali proattivi e riflessivi.
Può raccontarci un aneddoto della sua carriera da dirigente?
“La prima cena di gala organizzata dalla nostra scuola” – Poco dopo il mio arrivo, abbiamo organizzato
una cena di gala interamente preparata dagli studenti, dall’allestimento alla cucina. La serata è stata un
successo straordinario, non solo per la qualità del cibo e del servizio, ma anche per l’orgoglio e la soddisfazione che ho visto negli occhi degli studenti. Questo evento ha rafforzato la mia convinzione che, fornendo le giuste opportunità e supporto, i nostri studenti possono raggiungere vette di eccellenza inaspettate.
Concordo con la collega. Il Dirigente di successo non è solo un burocrate, ma colui che riesce a conservare l’entusiasmo per la vita, per i lavoratori e per i giovani! Bravissima Angela perché non ti sei lasciata divorare dalla burocrazia, ma la hai messa al servizio della “vita” 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻