Milano è già in finale, ha travolto Venezia. Stavolta gli spalti a Torino sono gremiti. Reggiani e napoletani hanno approfittato del giorno prefestivo per raggiungere il capoluogo piemontese.
In partenza Milicic schiera ancora Biar ma il suo apporto è inferiore rispetto al quarto contro Brescia. Ci vogliono tre minuti affinché Zubcic dalla lunetta segni i primi punti di Napoli e cinque per avere il primo canestro dal campo, dall’arco con Brown. Così Reggio guadagna subito un vantaggio di poco inferiore ai dieci punti. Entra Pullen a tre minuti e mezzo dalla fine del primo quarto e Napoli ne beneficia. Zubcic si sblocca da tre ma per troppo poco tempo.
Le squadre procedono con Napoli che ogni volta che si riavvicina, viene respinta da Reggio. Ed è questo il refrain che si ripete per tutta la gara, come accadde a dicembre in campionato. Alla fine del primo quarto, gli emiliani hanno un vantaggio di dieci, allo scadere del secondo quarto i punti sono due e alla fine del terzo tornano a essere cinque. Si tratta di tempi caratterizzati dal dominio al rimbalzo di Faye che però commette, uno dopo l’altro, terzo e quarto fallo, mentre Pullen si grava troppo presto di due falli con Milicic che lo rischia e lo schiera per un minutaggio molto alto. Lever fa il suo, Ennis non trova sempre fortuna nei suoi sottomano.
La tensione negli ultimi dieci minuti è alle stelle. Viene fischiato un tecnico a Milicic per mancato rispetto dell’area di competenza. Zubcic sbaglia due triple e Reggio scappa a più undici a sei primi dalla sirena. Chillo ha quattro falli ma è determinante in attacco. Ennis va in penetrazione e lo costringe al quinto fallo, dalla lunetta la distanza si accorcia a otto punti ma mancano solo quattro minuti e mezzo. Ancora Ennis da sotto ed è meno sei a quattro dalla fine. Sokolowski imita Ennis, attacca l’area e costringe al quinto fallo Faye. I coach chiamano ripetutamente time-out. Si parla più che giocare. Ennis entra nella difesa come un coltello nel burro, a segno ancora da sotto e fallo subito. A due minuti dalla fine sono tre i punti da recuperare. Ennis sale in cattedra e al rimbalzo subisce fallo. Dalla lunetta accorcia a un punto. Mancano 100 secondi. E’ proprio Ennis che si fa scippare il pallone, è costretto a commettere fallo e a un minuto dalla fine Reggio è a più tre. Ennis forza l’attacco, palla persa. E’ baraonda sull’attacco degli emiliani, la palla vaga, la toccano tutti, Pullen da terra trova Sokolowski che da tre pareggia a 16 secondi dalla fine. Ancora Sokolowski ha il pallone della vittoria sulla sirena. Sbaglia e si va al supplementare.
Cinque minuti in apnea. Atkins più tre Reggio. Ennis meno uno. Ennis dalla lunetta pareggia a tre minuti dal termine. Pullen dalla lunetta porta Napoli in vantaggio di due. Si sbaglia molto. Atkins dalla lunetta pareggia. Pullen decide che è il momento di chiudere il match, si alza da distanza siderale e scuote la retina. Difesa maschia e Brown da sotto è solo a inchiodare. Esplode Napoli, le pareti delle abitazioni tremano, sono cinque di vantaggio e mancano 70 secondi. Brown dalla lunetta prima e con schiacciatone poi chiude le ostilità. Napoli è in finale per la terza volta nella sua storia. Il canto dei napoletani si alza al cielo di Torino. Domani sarà Milano – Napoli.