Il Milan per noi significa la lotta al potere di Berlusconi. La sfida agli olandesi di Sacchi.
Vuol dire Diego che nell’87 con l’”un due tre stella” segna il finale di campionato che porta al 10 maggio.
Napoli Milan è ancora Diego che lotta contro la sconfitta il 1° maggio dell’88 quando il Milan di Sacchi ci supera in quel maledetto finale di campionato ma lui non si arrende e segna su punizione dall’altra parte, quella ideale per i destri.
Alla fine dell’88, sempre Diego, da fuori area, segna quel gol di testa a Galli in uscita che il pubblico allo stadio vede entrare in porta lentamente con piccoli rimbalzi e con la diversa prospettiva che fa esultare via via tutti i settori. Ecco, se in altri gol abbiamo visto tentativi vani di replica delle sue prodezze con reti segnate da centrocampo, su punizione, in acrobazia o in controtempo, invece di quel gol così beffardo non abbiamo mai più visto neppure il tentativo di imitazione.
Napoli Milan è incontrare per caso, in una domenica dell’autunno dell’89, tuo zio che in un amen ti infila in tasca un biglietto da cinquantamila lire per farti acquistare la Curva fuori lo stadio all’ultimo minuto e vedere quindi il 3 a 0 dell’anno del secondo scudetto.
Sicuramente la gara contro il Milan è Paoletto Di Canio che nel 94 da posizione defilata, ubriaca Baresi e Costacurta e poi infila Sebastiano Rossi.
Nel 2008 è il coast to coast di Marek Hamsik nell’anno del rientro nel calcio che conta.
L’anno successivo arriva Mazzari e i gol oltre il 90esimo di Cigarini e Denis mettono ancora oggi i brividi.
Nel 2010 Lavezzi segna da terra scavalcando il portiere.
Nel 2011 scappi da lavoro perché sai che la giostra gira forte e non puoi perdere Cavani che, dopo il vantaggio rossonero, rifila una tripletta.
Napoli Milan del 2016 è la prima volta al San Paolo con il tuo amore quando Milik debutta con due reti nello squadrone di Sarri che nel 2015 ne aveva fatti quattro a Milano.
La gara contro il Milan è Simeone che incorna di testa a San Siro su cross di Mario Rui e dà il via alla stagione del terzo tricolore.
E’ anche la prima volta allo stadio con tuo figlio nel quarto di Champions ma finisce come sappiamo.
All’andata, quest’anno, siamo sugli spalti e poi in Redazione a commentare il delitto perfetto di Garcia.
Insomma in quella appassionante sfida calcistica ci siamo anche tutti noi, con le nostre storie.
E domani cosa succederà?
Sarà una bella partita