Bologna parte fortissimo. Napoli viene travolta e subisce addirittura 33 punti nel primo quarto. La differenza tecnica e fisica è evidente a favore dei bolognesi che segnano da tutte le parti del parquet.
Entrano in particolar modo nell’area colorata e Owens si carica troppo presto di due falli.
Milicic lo richiama in panchina e le Vu nere dilagano. Lever e uno Zubcic, sorprendentemente sotto tono, non possono svolgere il duro lavoro che Owens già avrebbe avuto difficoltà a fare sotto i tabelloni. Il parziale dei primi dieci primi è 33 a 24.
Nel secondo quarto, con il maggior minutaggio di Jabob Pullen e con Milicic che rischia Owens, Napoli rientra con un gioco veloce ed esteticamente affascinante. A Bologna ne capiscono di basket e apprezzano sportivamente. Ma proprio quando Napoli agguanta nel punteggio Bologna, Owens fa il terzo fallo e deve di nuovo uscire. Bologna ne approfitta e piazza l’allungo che le consente di andare all’intervallo lungo sul 55 a 48.
Nel terzo quarto, Napoli subisce ancora Bologna ma i ragazzi di Milicic sono indomabili e recuperano ancora una volta riuscendo addirittura a rosicchiare altri due punti. Bologna quindi all’inizio dell’ultimo quarto ha soltanto 5 punti di vantaggio.
Nell’ultimo quarto, lo strappo dei campioni bolognesi. Stavolta, Napoli non ha più la forza di rispondere. È sfiancata, ha il roster striminzito e non riesce a rientrare nonostante l’orgoglio che leggiamo anche in una schiacciata di Brown nel finale. Si conclude con uno scarto di dodici punti.
Bologna canta e salta sugli spalti, allunga in classifica ma Napoli esce tra gli applausi di un pubblico che ha gradito lo spettacolo.