Lo zero a quattro di Coppa contro il Frosinone costituisce un punto basso non soltanto della stagione ma dell’intera era De Laurentiis. Per di giunta l’umiliazione inflitta dai ciociari è arrivata con lo scudetto cucito sul petto. Come se quel triangolino non ci fosse e una squadra non di primo livello potesse prendersi gioco dei Campioni d’Italia, nel loro stadio, in trenta minuti circa.
L’ambiente è sfaldato, trapelano le prime indiscrezioni relative al mercato di gennaio, ma in uscita, non in entrata. La storia e l’esperienza insegnano che in queste situazioni caratterizzate da grandi exploit, come quello della stagione passata, la tenuta psicologica del dopo trionfo è molto labile. E’ bastato poco, un allenatore poco seguito, i primi risultati contrari e la stagione è andata, finita senza giocarla.
Restano un traguardo qualificazione Champion difficile da raggiungere nonostante le difficoltà delle altre, una sfida proibitiva al Barcellona e una Supercoppa italiana contro squadre in gran forma.
Oggi, però, è Natale, c’è la Roma. Un sorriso per i tifosi più piccoli potrebbe scapparci ma il calcio del mister portoghese sembra proprio fatto per metterci in difficoltà.