I nostri padri ci hanno insegnato che il calcio vive di regole non scritte.
Anche in una canzone di Max Pezzali si richiamano principi inderogabili.
La Juventus ha difeso con forza e compattezza come in tutto il campionato. Il Napoli ha giostrato in mezzo al campo ma ha fallito l’appuntamento con il gol.
Il calcio a certi livelli è fatto di episodi. Chi sbaglia, paga. Oggi è facile buttare la croce addosso a Kvara e a Meret che, in ogni caso, meritano il rispetto dei tifosi per la stagione passata che costituisce un credito a vita.
Le differenze sono state minime ma ci sono state e Mazzarri alla fine ha operato rotazioni in attacco eccessive, provandole in tutti i modi senza dare l’impressione di avere un’idea precisa su cosa si dovesse fare.
Il campionato di vertice è finito da un bel po’ per non dire dalla sconfitta interna con la Lazio che sembrò di un altro livello per poi dimostrare di non essere molto temibile.
Ora l’obiettivo è ricalibrato sulla qualificazione Champions, bisogna ripartire da zero e qui Mazzarri dovrà essere il maestro che tutti sappiamo essere.
Intanto, arriva l’appuntamento con la Champions e Napoli merita un acuto, almeno qui.